La copertura dell'arena del Colosseo?
"Un grande errore che potrebbe causare danni alla tutela e alla
conservazione del monumento e anche alla sua fruibilità". Lo
storico dell'arte Tomaso Montanari boccia senza appello,
bollandolo come 'carnevalata', il progetto di ricostruzione del
pavimento nel monumento più famoso e gettonato d'Italia, al top
delle visite con i suoi oltre 6 milioni di visitatori l'anno. E
punta il dito anche sulle coperture economiche ipotizzate per la
realizzazione del progetto.
"Il patrimonio artistico e culturale italiano è in piena
emergenza - fa notare in una conversazione con l'ANSA - sta
vivendo un momento veramente tragico, con gli archivi che
chiudono e una biblioteca importante come la Nazionale di
Firenze dove non si riescono a trovare i soldi per la carta
igienica e d'inverno si studia con il cappotto. E invece per la
copertura dell'arena del Colosseo si pensa all'uso di soldi
pubblici.. beh, questo lo trovo vergognoso".
Il progetto della copertura, ragiona lo studioso,
"comporterebbe a cascata la ricostruzione delle scalinate della
cavea, il che significherebbe per il Colosseo una trasformazione
sul modello dell'Arena di Verona o del Teatro Greco di Siracusa.
Oppure bisognerebbe lasciare l'arena bella e incompiuta che fa
propaganda al ministro e basta... insomma, gli storici dell'arte
del mondo ci ridono dietro!". Il fatto è, conclude, che "un
ministro della cultura a mio avviso dovrebbe occuparsi di tutto
tranne che di Colosseo e Uffizi, che sono più che conosciuti e
dove i visitatori non mancano. Un ministro dovrebbe occuparsi di
siti minori che non visita nessuno, delle biblioteche, degli
archivi, dei tanti luoghi che rimangono chiusi. E non usare
soldi pubblici in carnevalate".
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