Ripristinare la copertura dell'arena
del Colosseo "consentirà ai visitatori una migliore comprensione
del monumento", ma aiuterà anche la tutela dell'Anfiteatro
Flavio. Ne è convinto Giuliano Volpe, presidente del Consiglio
superiore dei beni culturali, che replica allo storico dell'arte
Tomaso Montanari e assicura: "La ricostruzione delle gradinate
della cavea non è assolutamente all'ordine del giorno".
In una conversazione con l'ANSA Volpe ricorda di aver
sostenuto dall'inizio la validità del progetto annunciato oggi
dal ministro Franceschini, "non solo io ma una intera
commissione composta da otto studiosi di varia formazione tra
cui Adriano La Regina e Eugenio La Rocca, ampiamente
favorevoli", sottolinea. Per lui la copertura sarebbe tra
l'altro "una grande occasione per risolvere problemi idraulici
del Colosseo. Servirà per tutelare meglio le strutture degli
ambienti ipogeiici - fa notare - e lo dimostra il fatto che le
strutture che si trovano sotto la parte di arena ricostruita
sono già in condizioni migliori rispetto alle altre". Tra
l'altro, aggiunge, "si tratta di ripristinare quello che scavi
archeologici hanno eliminato quasi un secolo fa, quello che gli
archeologi dovrebbero sempre fare".
Le contrarietà, sostiene il professore, "sono legate ad un
atteggiamento un po' feticistico e sacralizzato dei monumenti.
Con la copertura si tratta di fare in modo che un monumento
simbolo sia fruito e anche vissuto in maniera più chiara e
coinvolgente. Cosa se ne farà poi sarà deciso con il rispetto
del monumento la salvaguardia dell'edificio e anche, mi verrebbe
da dire, da normale buon senso e buon gusto. Penso ad attività
culturali rispettose del monumento che possano contribuire a far
vivere quel monumento in altre forme e come io mi auguro che
avvenga in tutti i monumenti italiani. L'idea di un monumento
solo da contemplare - conclude - è una visione elitaria che non
condivido".
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