Il Colosseo? "Ha sempre avuto un
pavimento, ripristinarlo con una struttura di legno ,
rimovibile, che renda di nuovo leggibile il monumento e anche i
suoi sotterranei, è la cosa migliore da fare". L'archeologo
Andrea Carandini, presidente del Fai, applaude senza riserve
alla decisione del ministro Franceschini di portare avanti il
progetto di copertura dell'arena: "quello - dice - è un
monumento che non può essere capito e frequentato dalle persone
se non ha un pavimento".
I beni culturali, sottolinea l'ex presidente del consiglio
superiore dei beni culturali, "non sono oggetti sacrosanti di
cui alcuni sacerdoti celebrano riti. Questa specie di quasi
immobilita' e' la metafora di quello che succede in Italia, da
una parte e dall'altra tutti voglio lasciare le cose come
stanno, nel pantano. Invece noi dal pantano dobbiamo uscire -
incalza - e uno dei modi e' dare al Colosseo la sua normale
fisionomia". Quanto all'uso che si potrebbe fare del monumento
con l'arena ricostruita: "si possono anche immaginare congrui,
proiezioni e piccoli spettacoli per spiegare a quei milioni di
visitatori che vanno come pecore di cosa si tratta. Al foro di
Augusto lo spettacolo di Piero Angela ha avuto un grande
successo, si potrebbe pensare a qualcosa di analogo anche per il
Colosseo. E magari nel circolo superiore si potrebbe allestire
un museo del monumento. Insomma - conclude Carandini - bisogna
creare, inventare, non si può vivere paralizzati, questo sì che
è un male per la cultura".
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