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>>>ANSA/ Berlino: 50 Sfumature, molta attesa, poco scandalo

>>>ANSA/ Berlino: 50 Sfumature, molta attesa, poco scandalo

Anteprima Sam Taylor-Johnson. Attori superano la prova

BERLINO, 11 febbraio 2015, 21:01

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Flaminia Bussotti) E' planato sul maxischermo della Berlinale "Fifty shades of Grey", 50 sfumature di grigio, il film di Sam Taylor-Johnson tratto dal libro scandalo di E. L. James, presentato oggi nella sezione Berlinale Special. Grande l'attesa con arrembaggio alla sala e gente rimasta senza posto accovacciata per terra. Scandalo sotto le aspettative, sotto comunque il livello bestseller di E. L.
    James da cui e' tratto. In sala arriverà domani, in Italia con 1000 copie, un record.
    Le dimostranti scese in piazza in America per boicottare l'uscita del film, ritenuto una istigazione alla violenza, possono (in parte) tranquillizzarsi. Eccetto un paio di scene un po' hard (niente in confronto al vecchio De Sade), il film non e' particolarmente crudo(s'e' visto di peggio al Festival). Alla fine l'onore della donna e' riabilitato.
    Le 50 sfumature non sono altro che i 50 modi di fare sesso del signor Christian Grey. Sesso sadomaso. Interpreti due promettenti newcomer, che migliore promozione non si potevano sognare che questo film dal richiamo planetario. Dakota Johnson, nei panni di Christian, un giovane fusto palestrato, ricco sfondato, imprenditore di successo con pochi scrupoli, abituato a ottenere sempre quello che vuole e per giunta molto sexy. E Jamie Dornan, nei panni di Anastasia, una studentessa di letteratura prossima alla laurea, inesperta di sesso (e' ancora vergine), innocente e bella come una venere. I due si conoscono quando lei lo va a intervistare per il giornale universitario per conto di un'amica malata. E' attrazione fatale. Lei sogna l'amore, lui mette in chiaro di non essere un romantico e non essere interessato all'amore: niente cene, dates, fiori, baci: a lui interessano altre cose. Lei e' sognatrice e fragile, lui determinato e 'bossy', ma e' proprio qui che i due fatalmente si incontrano.
    Lei rifugge le perversioni ma le accetta per scoprire il lato oscuro di lui. Anche se non si decide a firmare un contratto che lui le sottopone, che stabilisce la sua condizione di schiavitu' e sottomissione completa, Anastasia si lascia convincere a provare le sue pratiche sessuali: camera di tortura, armamentario sadomaso completo di fruste, corde, manette ecc.
    Vuole capire fino a dove lui si spingera' nel farle male, per capire capire i limiti del suo amore, e capire anche quanto lei sia disposta ad accettare questi suoi limiti. L' esperimento funziona in parte per entrambi:lei scopre il confine labilissimo fra piacere e dolore, lui, anche se cerca di reprimerlo, deve fare i conti con un sentimento che se amore non e', gli si avvicina molto. Finale a sorpresa, che raddrizza la prospettiva, e riscatta la figura della donna.
    Bravi entrambi gli attori: lui e' il perfetto stereotipo dell'americano di successo (magari con qualche scheletro nell'armadio che prima o poi lo farà finire sul lettino di qualche strizzacervelli). Lei, corpo statuario, occhi grandi come due fari color cobalto, e' l' incarnazione della brava ragazza americana, ingenua, di principi che alla fine, fra il bene e il male, non ha dubbi su quale strada imboccare.
   

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