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Macaulay Culkin è morto, ma è una bufala

Macaulay Culkin è morto, ma è una bufala

Su Facebook aperte pagine in memoria dell'attore, che invece è vivo

09 novembre 2014, 17:27

Redazione ANSA

ANSACheck

Macaulay Culkin - RIPRODUZIONE RISERVATA

Macaulay Culkin - RIPRODUZIONE RISERVATA
Macaulay Culkin - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Macaulay Culkin è morto": è fortunatamente una bufala quella che da ore imperversa su internet.

La notizia del decesso del protagonista di "Mamma ho perso l'aereo" è approdata anche su Facebook, dove sono sorte una serie di pagine dedicate alla memoria dell'attore. Tutto falso. 

La carriera cinematografica di Culkin s'è impantanata da tempo, e a poco sono serviti gli sforzi per ritornare ai fasti delle commedia dei primi anni Novanta che gli avevano regalato fama e notorietà.

Ex enfant-prodige idolatrato ed osannato da ogni parte dell'emisfero, Macaulay Culkin, è il tipico esempio di come un'illusoria Fabbrica dei Sogni glorifica fanciulli promettenti, per poi, una volta cresciuti, gettarli nel dimenticatoio.

Questo biondino dal musetto furbetto e sbarazzino, nasce nella Grande Mela nel 1980 fa da Christopher e Patricia. Il padre, un tempo anche lui bimbo-prodigio, è un luminare di storia medioevale. Nello scegliere il nome per il suo figlioletto, trae ispirazione da due illustri personaggi del passato: lo storico Thomas Babington Macaulay e la leggenda del west Kit Carson. Il ragazzo ha sei fratelli: Christian, Quinn, Shane, Dakota, Rory e Kieran, questi ultimi due, attori di discreto successo.

Macaulay, muove i primi passi nel mondo dello spettacolo sin dalla più tenera età: dopo essere apparso in numerosi spot pubblicitari, compare in un cameo nell'horror La Notte di Halloween, per la regia di Jack Bender. Nel frattempo studia recitazione e frequenta la Balanchine's School of the American Ballet. Nel 1989 è al fianco di John Candy nel divertente Io e lo Zio Buck.

Il successo arriva un anno più tardi con l'acclamata family-comedy Mamma Ho perso l'Aereo: grazie all'interpretazione del "piccolo terremoto" Kevin McCallister, il giovane diviene una delle star più amate ed ambite di Hollywood. Il pubblico di mezzo mondo va in visibilio per Culkin, mentre i tabloid più prestigiosi fanno a gara per contendersi quel visetto birichino in prima pagina.

Anche l'icona del pop Michael Jackson si invaghisce di lui, tanto da renderlo stella assoluta di uno dei suoi videoclip più stupefacenti: Black or White. Strapagato dalle major, il bambino più ricco e famoso del globo, è di nuovo sotto la preziosa direzione di Chris Columbus, in Mamma Ho perso l'Aereo - Mi Sono Smarrito a New York, del 1992.

L'anno che segue, il principino indiscusso della commedia anni '90, dà prova del suo innegabile talento nell'agghiacciante thriller L'innocenza del Diavolo. Nella sublime pellicola di Joseph Ruben, il divo ormai tredicenne, indossa i panni di Henry, un adolescente mentalmente disturbato. Sul set del film l'eccezionale performance di Culkin, non riesce tuttavia, a mettere in ombra quella altrettanto formidabile del suo co-potagonista e collega in ascesa, Elijah Wood.

Il 1994 segnerà ahimè il declino artistico di un Macaulay appena teen-ager. In quell'anno infatti, girerà i due clamorosi flop, Pagemaster - L'Avventura Meravigliosa e Richie Rich - Il Più Ricco del Mondo. E se la fama dell'attore comincia ad inabissarsi nell'oblio, non lo è da meno la vita privata. In quegli anni, suo padre Christopher, sperpera il cospicuo patrimonio da lui guadagnato; ha inizio cosi una lunga e dolorosa battaglia legale tra moglie e marito, per la custodia del quindicenne. Passato sotto la tutela della madre, colui che un tempo era il ragazzino più invidiato del pianeta, si ritrova con una famiglia sfasciata alle spalle ed una carriera che si è volatilizzata nel nulla. Iniziano cosi folli festini a base di alcohol e droga che mandano a poco a poco in disfacimento la vita di Macaulay.

Nel giugno del 1998, sperando di ritrovare un po' di serenità, convola a nozze con la coetanea Rachel Miner ma dopo due anni il matrimonio finisce. Nel 2000 Culkin decide di dare una svolta radicale, debuttando al Vaudeville Theater di Londra, nel ruolo di Carl, adolescente innamorato della sua insegnante, in "Madame Melville".

Nel 2003 i registi Fenton Bailey e Randy Barbato segnano il ritorno del 23enne Macaulay sul grande schermo: si tratta dello spregiudicato Party Monster. Per ironia della sorte, l'attore si trova ad impersonare il trasgressivo organizzatore di Party, Michael Alig.

Purtroppo nell'autunno successivo, l'ex divo bambino, fedele alla sua indole di ragazzaccio ribelle, viene arrestato (poi subito rilasciato dietro cauzione) per possesso di marijuana. Di recente la star si è legata sentimentalmente alla bellissima diva Mila Kunis.

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