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E' tragedia familiare per neonato vegano

E' tragedia familiare per neonato vegano

Vira verso l'horror Hungry Heats di Saverio Costanzo

ROMA, 06 settembre 2014, 20:42

Francesco Gallo

ANSACheck

Una tragedia familiare che vira verso l'horror con al centro l'integralismo alimentare declinato fino alla follia. Saverio Costanzo con 'Hungry Hearts', film italiano in concorso alla 71/a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, non si è certo risparmiato in minimalismo mettendo al centro della sua storia una coppia qualsiasi alle prese con la gestione alimentare del loro bambino appena nato. Tratto dal romanzo di Marco Franzoso 'Il bambino indaco' (Einaudi), il film racconta la nascita a New York di una coppia di innamorati come tanti, composta dal giovane ingegnere newyorchese Jude (Adam Driver) e dall'italiana Mina (Alba Rohrwacher), una impiegata dell'ambasciata. Tutto sembra andare per il meglio, ma quando nasce il bambino le inclinazioni naturiste di Mina montano di giorno in giorno fino al parossismo.
    La madre insomma applica al figlio il suo sistema alimentare vegano. Non lo fa uscire per proteggerlo dall'esterno. Non lo lascia mai e non lo fa assistere da un pediatra non avendo alcuna fiducia nella medicina allopatica. Non permette poi neppure che gli si avvicini qualcuno che non si sia preventivamente lavato le mani e non abbia allontano ben distante il suo cellulare. Non solo. Convinta come è di aver portato in grembo un bambino "indaco" ha un'attenzione morbosa verso ciò che mangia convinta che l'alimentazione ordinaria sia un ostacolo al corretto vivere e terrorizzata dalle contaminazioni. Fin qui niente di male. Ma quando il padre si accorge, dopo una visita clandestina con un medico, che il figlio non cresce e che rischia seri danni alla salute le cose cambiano. Jude inizialmente comincerà a nutrire il figlio di nascosto alla madre che però non mancherà di prendere le sue contromisure naturistiche.
    E così Jude, pur essendo totalmente ancora innamorato di Mina, dovrà imporre, insieme a sua madre Anne (Roberta Maxwell), la forza del diritto contro la moglie. Ma la pazzia della donna non si fermerà davanti alla stessa legge. Forte di quell'amore materno, potenziato dalla follia, cercherà in tutti i modi di riavere il figlio e questo fino alle estreme conseguenze.
   

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