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Gordimer: Inge Feltrinelli, una battagliera fantastica

Gordimer: Inge Feltrinelli, una battagliera fantastica

In ottobre pubblicheremo la raccolta 'Tempi da raccontare'

ROMA, 16 luglio 2014, 11:29

Mauretta Capuano

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"Era una minuscola, piccola grande donna. Una battagliera fantastica per tutti i diritti umani e civili". Inge Feltrinelli ricorda così Nadine Gordimer, la scrittrice sudafricana Premio Nobel per la letteratura nel 1991, morta oggi.

"Mi ha invitato quando ebbe il Nobel e sono stata molto onorata" dice all'ANSA Inge Feltrinelli e annuncia: "il prossimo ottobre pubblicheremo la sua raccolta 'Tempi da raccontare' di articoli, saggi, conferenze. Tra i suoi libri, tanti, che abbiamo pubblicato sono particolarmente importanti per me 'Un mondo di stranieri' e 'La figlia di Burger'".

"La Gordimer è stata una grande amica di Mandela, l'unica intellettuale bianca alla quale veniva riconosciuto un grande prestigio anche dai neri" dice Inge che l'ultima volta ha visto la scrittrice due anni fa a Milano. "Era venuta a trovarmi. Era - racconta- già malata. Ha avuto molto coraggio nell'affrontare anche la malattia. Mi chiamava ogni mese".

"Nel 1961 - continua - abbiamo pubblicato il suo primo libro 'Un mondo di stranieri'. Ricordo il nostro primo incontro, era bellissima. Eravamo in campagna, ha potato i fiori. C'erano anche Giangiacomo e suo marito Reinhold Cassirer, un grande gallerista d'arte".

La Gordimer "era forte, intelligente, battagliera e ha dimostrato che una donna può combattere per le cose vere, importanti, per la giustizia e l'eguaglianza fra le persone" sottolinea Inge Feltrinelli. "Ha affrontato anche la malattia con molto coraggio, fino alla fine ha fatto una battaglia per la libertà di stampa in Sudafrica che pare vogliano limitare. E anche il suo addio alla scrittura è stato un atto di coraggio" conclude Inge Feltrinelli e chiude dicendo "sono triste, molto triste".

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