Azione degli studenti Pro Palestina
che hanno imbrattato i muri del rettorato dell'Università di
Torino in via Po, nel centro cittadino.
La scorsa sera, durante una fiaccolata per ricordate la
Nakba, organizzata da chi in questi giorni sta occupando diversi
dipartimenti, sono state fatte delle scritte che recitano "UniTo
complice del genocidio" e "Intifada studentesca".
Sotto una fitta pioggia alcune centinaia di studenti dei
collettivi ''Cambiare Rotta' e 'Collettivo Universitario
Autonomo', dopo essere partiti da Palazzo Nuovo, sede delle
facoltà umanistiche, hanno sfilato per le vie del centro. In
testa lo striscione con la scritta '"1948-2024 La Nakba
continua. Stop al genocidio". La manifestazione ha raggiunto
prima piazza Castello, dove gli attivisti sono saliti sul
monumento dedicato a Emanuele Filiberto Duca d'Aosta e hanno
acceso delle torce da segnalazione e appeso delle bandiere
palestinesi. Il corteo è poi proseguito fino a Palazzo di Città,
dove pochi giorni fa il consiglio comunale aveva votato di
intitolare alcune strade a personaggi israeliani.
"Abbiamo attraversato il centro con un corteo che si è
ripreso le strade con rabbia e determinazione - dicono gli
attivisti - Abbiamo ribadito in tutta Torino che vogliamo una
Palestina libera e che lotteremo in solidarietà al popolo
palestinese in ogni luogo dove le grida riusciranno ad
arrivare". "Il corteo ha rinominato le principali piazze con i
nomi delle martiri della resistenza palestinese e ha sanzionato
il rettorato per denunciare la complicità di UniTo nel genocidio
in corso", rivendicano.
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