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Istat, quasi un italiano su due è soddisfatto della propria vita

Istat, quasi un italiano su due è soddisfatto della propria vita

In ripresa la considerazione per il tempo libero e gli amici

ROMA, 18 aprile 2024, 17:20

Redazione ANSA

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In ripresa la considerazione per il tempo libero e gli amici - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Nel 2023 gli uomini appaiono più soddisfatti per le personali condizioni di vita rispetto alle donne (48,7% contro il 44,8%); in crescita anche il tasso di soddisfazione nella classe di età compresa tra i 25 e i 34 anni, in cui si passa dal 45,1% del 2022 all'attuale 48,6% (+3,5 punti percentuali). Più bassa poi la soddisfazione tra le persone con più di 75 anni (39,4%). Questi alcuni dei dati contenuti nel report Istat 'La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita'. Relativamente alle relazioni familiari i più soddisfatti appaiono i giovanissimi tra i 14 e i 17 anni (91,9%); tra i 55 e i 59 anni la soddisfazione cala (86,9%), per poi risalire lievemente nelle fasi di vita successive (87,8% negli over 75).

Rispetto al 2022 si assiste a un recupero significativo per i 25-34enni, il cui tasso di soddisfazione si attesta al 91,6%. Al 68,1% la quota di persone soddisfatte del proprio tempo libero, con una crescita di 4,6 punti per i 60-74enni. Persone occupate o studenti esprimono più di frequente giudizi positivi relativamente al grado di soddisfazione per la vita rispetto a chi si dichiara in cerca di occupazione o in altre condizioni: si tratta del 50,5% degli occupati e del 52% degli studenti, rispetto al 41,5% in media di chi è in diversa condizione, perché in cerca di occupazione (35,7%) o casalinga (42,9%) o ritirato dal lavoro (45%).

Tra gli occupati incide la posizione professionale: dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (54,5%), insieme ai quadri e agli impiegati (51,3%) dichiarano livelli di soddisfazione più alta rispetto agli operai (48,7%) e ai lavoratori in proprio (47,6%). Tra gli occupati l'80% esprime poi molta o abbastanza soddisfazione per il proprio lavoro. Il 59,4% della popolazione di età pari o superiore ai 14 anni si dichiara molto o abbastanza soddisfatto per la situazione economica. In alcune fasce di età l'aumento è molto più consistente, tra i 4 e i 5 punti percentuali: si tratta dei giovani tra i 20 e i 24 anni che raggiungono la quota del 60,8% e delle persone tra i 65 e i 74 anni che arrivano al 62,7%.

Rispetto al 2022 la categoria dei lavoratori in proprio segna un'importante crescita (+6,6 punti percentuali). Sulla situazione economica personale si conferma il divario tra Nord e Mezzogiorno: le regioni settentrionali con il 63,3% si distanziano da quelle del Meridione di quasi 10 punti percentuali (53,4%); nel Centro il tasso di soddisfatti si attesta al 60,8%. In relazione al titolo di studio, invece, risultano più soddisfatti quelli con un'istruzione elevata: nel 2023 il 50,9% di chi si dichiara molto soddisfatto possiede una laurea o un dottorato di ricerca, mentre solo il 36,8% ha la licenza elementare.

Alla domanda se ci si possa fidare della persone oppure se sia meglio essere cauti il 74% della popolazione di età pari o superiore a 14 anni propende per la prudenza, mentre il 24,8% esprime un maggior senso di apertura nei confronti del prossimo. In relazione all'età la fiducia verso il prossimo è massima per gli appartenenti alla fascia d'età 60-64 anni (29,3%), mentre una maggior diffidenza si registra tra gli ultra-75enni (19,4%); invece tra le donne di età compresa tra i 14 e i 19 anni cresce di 5 punti percentuali la quota di chi pensa si debba stare molto attenti.

Alla domanda se ritenessero più probabile che un portafoglio smarrito venisse restituito da un vicino di casa, dalle forze dell'ordine o da un perfetto sconosciuto, l'86,3% degli intervistati ha indicato le forze dell'ordine, seguiti i vicini con il 76,7%.

   

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