"To Kill a Baby is Not a Fundamental
Right", Uccidere un bambino non è un diritto fondamentale:
questo il messaggio che circola da oggi tramite un grande
camion-vela intorno al Parlamento Europeo a Bruxelles, su
iniziativa di Pro Vita & Famiglia Onlus, in vista del voto di
domani 11 aprile sull'inserimento dell'aborto nella Carta dei
Diritti Fondamentali dell'Unione Europea. Accanto allo slogan,
campeggia l'immagine stilizzata di un feto insanguinato
circondato dalle 12 stelle della bandiera europea.
"Con questa iniziativa - spiega il portavoce della Onlus
Jacopo Coghe - vogliamo denunciare la folle intenzione del
Parlamento Europeo di consacrare l'uccisione di un bimbo inerme
nel grembo materno come 'diritto fondamentale' e 'valore comune'
dell'Unione Europea, tramite l'inserimento di questa pratica
nella Carta dei Diritti Fondamentali. Sponsorizzando l'aborto
come valore sociale e culturale positivo nel mezzo di una
spaventosa crisi demografica, l'Europa si sta letteralmente
scavando la fossa, accelerando un declino morale e sociale del
continente che porterà in breve al collasso dell'intero progetto
europeo".
Coghe domani sarà presente a Bruxelles con una delegazione di
Pro Vita & Famiglia per seguire da vicino il voto sulle proposte
di risoluzione presentate dai diversi gruppi politici. "Ci
allarma, in particolare, - aggiunge - la risoluzione promossa da
Socialisti, Verdi e Renew Europe, che pur avendo solo valore
politico e non giuridico, realizza una gravissima violazione
della competenza esclusiva degli Stati membri in tema di aborto.
Dopo il voto, faremo sapere ai cittadini come avranno votato gli
eurodeputati italiani affinché ne tengano conto alle prossime
elezioni europee dell'8 e 9 giugno".
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