Era nato nel 2007 come un progetto
innovativo per offrire numerose occasioni di inserimento
lavorativo e qualificazione professionale dei detenuti, non più
trattati come 'lavoranti' bensì come 'lavoratori' a tutti gli
effetti: dopo un periodo di formazione, un contratto con lo
stipendio in linea con il mercato e tutte le garanzie previste
dalla legge.
Alla fine di giugno questo progetto che per 15 anni ha visto
legati il carcere di Bollate e l'operatore telefonico H3G prima
e WindTRE si concluderà. Per questo dall'interno dell'istituto è
partito un appello alle imprese di Milano e Provincia affinché
si facciano avanti per investire nei servizi "di qualità"
offerti "a condizioni economiche competitive" dall'istituto noto
a livello nazionale per la qualità dei percorsi educativi
promossi tanto al suo interno quanto all'esterno.
La società di telefonia non ha cambiato idea ed è andata
avanti sulla strada annunciata lo scorso dicembre che ha portato
a ridurre il servizio offerto dai carcerati impiegati nel call
center, come informazioni agli utenti in caso di sospetto
phishing o letture delle bollette, fino a chiuderlo. E questo
nonostante i tentativi messi in atto dalla direzione di Bollate
e la 'Cooperativa sociale bee.4 altre menti' per 'salvare' la
commessa che aveva dato lavoro a 30 ospiti dell'istituito
milanese e 4 esterni.
"La conclusione del progetto è un duro colpo - ha spiegato
Marco Girardello, socio della cooperativa bee.4 - in quanto è
stata azzerata una delle principali fonti di lavoro presenti
all'interno del carcere. A meno di 2 mesi dalla fine di questa
commessa - ha aggiunto - dobbiamo ancora sistemare 13
lavoratori. Stiamo trattando con importanti società ma al
momento non possiamo dire ancora di aver raggiunto il nostro
obiettivo".
Pertanto "lanciamo un appello alle imprese presenti sul
territorio di Milano - ha concluso Girardello -, affinché
vengano a visitare i nostri spazi all'interno di Bollate, e
decidano di investire qui dentro non rinunciando a servizi di
qualità e senso".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA