Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mafia nigeriana: gup, a Ferrara contrapposizione allo Stato

Mafia nigeriana

Mafia nigeriana: gup, a Ferrara contrapposizione allo Stato

'Escalation di violenza, eletta a metodo di sopravvivenza'

BOLOGNA, 23 settembre 2021, 09:48

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"L'escalation di violenza e allarmanti azioni di plateale contrapposizione ai danni dello Stato italiano", come la cosiddetta "rivolta dei cassonetti" scoppiata a febbraio 2019 a Ferrara sono il segno di come "i Vikings e i loro simboli sono divenuti ben presto riconoscibili anche al di fuori della comunità nigeriana e altamente temuti ormai da tutti i residenti nella zona". Sono le parole del gup Francesca Zavaglia che descrivono l'impatto della mafia nigeriana nel territorio ferrarese, nella sentenza del rito abbreviato per sei persone, condannate a giugno di quest'anno, mentre altre 17 sono a giudizio, con il dibattimento iniziato ieri a Ferrara. La rivolta, con persone in strada e bidoni rovesciati, avvenne in seguito a un investimento di un nigeriano di 28 anni, inseguito dalle forze dell'ordine e come reazione alla voce, infondata, che fosse morto.
    La motivazione, in 110 pagine, ricostruisce l'indagine del pm della Dda di Bologna Roberto Ceroni e della squadra mobile, nata da un'aggressione a colpi di machete del luglio 2018 e che a ottobre 2020 ha portato a una sessantina di arresti. Il giudice riconosce l'associazione mafiosa del gruppo legato al clan Vikings-Arobaga e parla di un "progetto espansionistico" portato avanti attraverso "scorribande violente, annientamento fisico degli avversari e elevatissima capacità intimidatoria nel contesto di riferimento". Di una "violenza eletta a metodo di sopravvivenza e operatività del sodalizio", di come gli affiliati erano obbligati a versare somme di denaro a favore dell'associazione, di come venivano puniti i disubbidienti, di come venivano incrementati i profitti illeciti attraverso il traffico di droga, di come si lottava per acquisire supremazia sul territorio contro bande rivali.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza