"Non vi è dubbio che la vittima sia
deceduta in conseguenza di una brutale e vile aggressione". Lo
scrive il gip del Tribunale di Bari Marco Galesi nel
provvedimento con il quale ha disposto la custodia cautelare in
carcere per il reato di omicidio volontario aggravato nei
confronti del 20enne Fabio Giampalmo con riferimento alla morte
del 41enne Paolo Caprio, ucciso nella notte tra il 4 e il 5
settembre durante un litigio in una stazione di servizio alla
periferia di Bitonto, nel Barese.
Il giudice evidenzia che l'indagato ha "posto in essere
un'aggressione ai danni della vittima tanto improvvisa e
repentina quanto vile e brutale", parlando di "inaudita
violenza" e di "personalità assai pericolosa, manifestando una
spiccata impulsività e una totale incapacità di tenere a freno i
propri raptus di violenza" e "incline a risolvere con la
violenza brutale anche questione di poco conto". Il gip, nel
ricostruire la vicenda, spiega che il 20enne "ha colpito il suo
avversario in maniera improvvisa e inaspettata, cogliendolo di
sorpresa quando era di fronte a lui inerme, con le braccia lungo
i fianchi, senza dargli alcuna possibilità di difendersi o
fuggire". Inoltre "ha diretto i colpi al volto della vittima,
ripetutamente e violentemente, sino a provocarne la perdita di
coscienza" e "non ha manifestato alcun segno di sorpresa o di
ravvedimento per quelle che sono state le conseguenze della sua
azione violenta".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA