Prima udienza oggi a Roma davanti al
Tribunale Civile nell'ambito della class action avanzata da 500
familiari delle vittime Covid che chiedono un risarcimento danni
non patrimoniali per circa 100 milioni di euro nei confronti di
Presidenza del Consiglio, Ministero della Salute e Regione
Lombardia. Oggetto del procedimento la gestione della pandemia e
"l'assoluta inesistenza del piano che, secondo i ricorrenti,
sarebbe dovuto essere redatto in base ad una decisione del
parlamento europeo del 2013 rispettando quanto definito dalle
linee guida dell'Oms e dell'Ecdc." Il team di legali ha
presentato un faldone di documenti di oltre duemila pagine che è
stato messo a disposizione dei giudici. All'esterno del
Tribunale, in viale Giulio Cesare, i familiari delle vittime
hanno esposto uno striscione con l'hashtag "Sereni". "Da questo
processo aspettiamo le risposte che la politica non ci ha saputo
fornire - racconta un familiare -. Nostro obiettivo è capire se
i nostri cari potevano essere salvati. I medici, soprattutto
nella prima fase, hanno dovuto fare delle scelte dolorose come
salvare i più giovani a discapito dei pazienti anziani o
fragili". E ancora: "al tribunale civile di Roma chiediamo di
rimuovere quel silenzio e quell'omertà che abbiamo riscontrato a
livello politico. La strada che dobbiamo affrontare è lunga per
avere giustizia ma la nostra presenza qui stamattina è per i
nostri cari che abbiamo perso in questa tragedia".
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