Il tribunale del Riesame di Roma ha
respinto l'istanza di dissequestro atti avanzata dal difensore
dell'ex brigatista Paolo Persichetti, indagato per associazione
sovversiva finalizzata al terrorismo e favoreggiamento. Lo rende
noto lo stesso Persichetti sul suo blog "Insorgenze.net". L'ex
terrorista è accusato di essere entrato in possesso di documenti
riservati "fuoriusciti" dalla Commissione parlamentare di
inchiesta sul sequestro e omicidio di Aldo Moro. L'8 giugno
scorso, su richiesta del pm Eugenio Albamonte, l'ex terrorista
era stato oggetto di una perquisizione domiciliare da parte
della Digos durante la quale sono stati sequestrati una serie di
documenti. "Il Riesame ha rigettato il ricorso contro il
sequestro del mio archivio - scrive Persichetti sul blog -,
degli strumenti di lavoro e comunicazione, computer, smartphone,
tablet e ogni altro supporto informatico, l'intero l'archivio
fotografico di mia moglie, lo spazio cloud dove erano stoccati
oltre al mio materiale storiografico anche le cartelle cliniche,
amministrative e scolastiche dei miei figli". L'indagine è stata
avviata nello scorso mese di febbraio alla luce di una
informativa della Digos depositata in procura. Obiettivo di chi
indaga è capire come Persichetti, che da anni svolge attività di
studio e di ricerca storica, sia entrato in possesso degli atti
riservati.
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