E' scattato oggi il piano della
Regione Sardegna per il tracciamento di casi Covid e, in
particolare, di varianti Delta, nelle località costiere a
maggior afflusso dei turisti. Si parte dalla Gallura, ma poi si
arriverà anche negli altri territori isolani con migliaia di
tamponi pronti all'uso. "Si parte oggi: il piano già prevede
2500 test molecolari giornalieri che si aggiungono alle 2700
giornalieri che dobbiamo fare - spiega all'ANSA il commissario
straordinario Ares-Ats Massimo Temussi - ora forniamo tamponi
antigenici nelle zone con maggiore afflusso turistico con il
supporto dell'igiene pubblica e andiamo avanti".
Il piano, predisposto in collaborazione tra Assessorato e
Ats, rappresenta una vera e propria un'azione di prevenzione nel
momento in cui la Regione non intende abbassare la guardia di
fronte all'incedere della variante Delta nell'Isola, con i primi
casi già sequenziati nei laboratori di Cagliari, Sassari e
Nuoro.
In base all'ultimo rapporto dell'Iss e del ministero della
Salute, riferito alla giornata del 22 giugno scorso, infatti, la
Sardegna con il 66,7% è seconda in Italia dopo il Friuli Venezia
Giulia per incidenza della variante ex indiana. Anche l'ultimo
sequenziamento dei laboratori dell'Aou ha registrato tre casi su
un campione di dieci positivi. Gli altri sette sono di variante
inglese.
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