Salgono a cinque gli arresti per
l'aggressione a una troupe della trasmissione Rai "Storie
italiane" avvenuta a Roma pochi giorni prima di Natale. Hanno un
volto anche altri tre presunti responsabili delle violenze
contro la troupe che stava documentando assembramenti a Ponte
Milvio, zona di movida di Roma Nord. Gli agenti della Digos e i
Carabinieri della Compagnia Trionfale hanno eseguito stamattina
la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di
altri tre esponenti di spicco della tifoseria ultrà laziale.
Tra loro c'è il 28enne Riccardo Rinaldi, detto il Gigante,
che nel dicembre del 2018 lanciò un bidone dell'immondizia
contro un carabiniere nel corso di una rissa a Trastevere dopo
la partita di Europa League tra il club biancazzurro e Eintracht
Francoforte. Per questa vicenda Rinaldi era finito agli arresti
domiciliari. Ai domiciliari anche Claudio Corbolotti, che il 24
aprile 2019 espose a Milano assieme ad altri ultras laziale uno
striscione inneggiante a Benito Mussolini nella zona di Piazzale
Loreto, e il 30enne Simone Dominci.
Ai tre tifosi biancocelesti è stato notificato dalla polizia
anche il cosiddetto "Daspo Willy", la nuova norma varata dopo
l'uccisione di Willy Monteiro Duarte, il giovane picchiato a
morte quest'estate a Colleferro. Il provvedimento, firmato dal
questore Carmine Esposito, vieta per due anni di frequentare e
di stazionare nelle immediate vicinanze di pub, bar e ristoranti
nella zona della movida di Ponte Milvio, storico luogo di
ritrovo dei tifosi laziali.
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