Una nuova ispezione dei
carabinieri nella villetta a schiera di via Pertini a
Montecassiano (Macerata), dove la sera della vigilia di Natale
era stata trovata morta Rosina Carsetti, 78 anni, verrà eseguita
il 2 gennaio alle ore 10 per accertamenti tecnici non
ripetibili, alla presenza dei legali di difesa, tra cui gli avv.
Andrea Netti e Valentina Romagnoli, e consulenti. I militari
della Sezione investigazioni scientifiche di Ancona e del nucleo
investigativo di Macerata procederanno a ispezionare
l'abitazione "per acquisire tracce o cose pertinenti al reato
utili alla ricostruzione dei fatti".
Tre familiari conviventi dell'anziana, la quale il 19
dicembre si era rivolta a un centro antiviolenza per presunte
tensioni in famiglia, - il marito Enrico Orazi, la figlia
Arianna e il nipote Enea -, sono indagati dalla procura di
Macerata per concorso in omicidio, favoreggiamento e simulazione
di reato. Non ha convinto gli inquirenti la loro versione dei
fatti secondo cui la morte della Carsetti sarebbe derivata da
una rapina finita male: quella sera, secondo gli indagati, un
rapinatore solitario col volto coperto sarebbe piombato in casa
dalla portafinestra del cucinino dove la difesa sostiene ci
sarebbero segni di effrazione (per la procura sono "valutazioni
difensive"). Poi, sempre secondo gli indagati, il rapinatore
avrebbe soffocato Rosina, messo fuori causa il marito della
vittima (chiuso in bagno) e la figlia (legata), prima di fuggire
con circa 2mila euro verso le 19:30. Il nipote della 78enne non
sarebbe stato in casa e avrebbe liberato gli altri due dopo
essere tornato dal supermercato.
Nella ricostruzione difensiva entrerebbe anche un indumento,
forse portato dal rapinatore e rimasto nell'abitazione. Tutti
gli elementi sono al vaglio del procuratore Giovanni Giorgio e
del pm Vincenzo Carusi determinati a indagare a 360 gradi e a
compiere tutti gli accertamenti, anche tecnici, del caso.
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