Oltre 700 file pedopornografici con
centinaia di immagini di minori custoditi nella scheda di
memoria dello smart phone: con questa accusa gli agenti della
Polizia Postale di Mantova hanno arrestato un 59enne mantovano
già indagato per lo stesso reato e, per questo, in passato
sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria.
Le indagini sono partite per individuare gli utenti di una
chat che veniva utilizzata per scambiare le immagini e grazie ad
agenti "sotto copertura" e specificamente autorizzati dalla
Procura di Brescia è stato possibile risalire all'uomo.
I poliziotti hanno quindi effettuato una perquisizione
nell'abitazione dell'indagato durante la quale è stata
sequestrata una micro scheda di memoria nel telefono cellulare
nella quale erano memorizzati più I file di materiale
pedo-pornografico suddiviso e catalogato tra fotografie e video.
L'uomo è stato arrestato mentre il suo telefono cellulare e
le altre apparecchiature elettroniche sono state sequestrate per
essere analizzate dagli investigatori della Polizia Postale di
Mantova e ricostruire tutta la rete di contatti virtuali avuti
dall'indagato.
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