La Guardia di Finanza di Milano ha
sequestrato un'azienda agricola a Cassina de' Pecchi (Milano)
del valore di 7 milioni e mezzo di euro nell'ambito di
un'indagine sul caporalato nell'area della Martesana.Il decreto
è stato eseguito dagli uomini della compagnia di Gorgonzola che
hanno accertato un "sistematico sfruttamento illecito della
manodopera agricola a danno di circa 100 lavoratori
extracomunitari".
Sono 7 le persone indagate per il reato di intermediazione
illecita e sfruttamento della manodopera: 2 amministratori, 2
sorveglianti, 2 impiegati amministrativi e il consulente
dell'azienda che predisponeva le buste paga. Dalle indagini,
coordinate dal tribunale di Milano, sono emerse "anomalie nelle
assunzioni e nelle retribuzioni dei dipendenti dell'azienda" e
"gravi e perduranti violazioni delle norme che regolano
l'impiego dei braccianti agricoli".
I lavoratori erano costretti a turni di 9 ore dietro
pagamento di 4,50 euro all'ora. Alla iniqua retribuzione si
aggiungevano vessazioni durante il lavoro, il tutto sotto la
minaccia costante del licenziamento.
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