"Ci qualificammo con la placca in
mano, eravamo a 3 o 4 metri di distanza da loro. Poi l'abbiamo
riposta in tasca per essere a mani libere". E' quanto ha detto
Andrea Varriale, il carabiniere che era di turno con il
vicebrigadiere Mario Cerciello la notte del 26 luglio, nel corso
dell'udienza del processo che vede imputati Finnegan Elder e
Gabriel Natale Hjorth.
Rispondendo alle domande delle difese, il teste è tornato
sulla questione della pistola. "Non portare l'arma quella sera è
stata una decisione esclusivamente mia, una mia responsabilità"
per poi aggiungere che nel turno precedente, svolto in zona
Termini, aveva portato l'arma di ordinanza. "In quella zona, che
ritengo molto pericolosa, avevamo la pistola con noi - ha detto
Varriale-. Sulle armi c'è una circolare interna dell'Arma che
prevede che la pistola vada portata addosso e non in borselli".
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