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Africa Sarda, la musica per costruire il futuro dei ragazzi di Bauleni

Africa Sarda, la musica per costruire il futuro dei ragazzi di Bauleni

L'idea della cantautrice Carla Cocco ha già permesso di costruire una scuola

09 giugno 2020, 19:27

Martino Iannone

ANSACheck

Carla Cocco e la figlia Miucha - RIPRODUZIONE RISERVATA

Carla Cocco e la figlia Miucha - RIPRODUZIONE RISERVATA
Carla Cocco e la figlia Miucha - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si chiama ‘Africa Sarda’ ed è un’associazione no profit fondata dalla cantautrice sarda Carla Cocco che, nel febbraio 2018 ha lanciato una campagna di raccolta fondi online che le ha permesso di raccogliere i soldi necessari a costruire una scuola di musica/studio di registrazione nel cuore del ghetto di Bauleni, a Lusaka, nello Zambia che oggi porta il nome di “Africa Sarda Studio”. La struttura è completa ora bisogna arricchirla con materiale tecnico che permetta ai ragazzi di studiare, esercitarsi, incidere autonomamente la propria musica e portarla fuori dal ghetto, anche attraverso l'organizzazione di una serie di concerti, lontano da una realtà che noi tutti immaginiamo.

“Il mio amore per il continente africano – racconta Carla - ha radici profonde. Sarà perché la Sardegna è più vicina all’Africa che all'Italia, sarà perché il popolo sardo è un po’ come quello africano: orgoglioso, vivo, tenace, generoso e forte; un popolo che, seppur nella difficoltà, mantiene intatto il suo sorriso. Sarà anche per questo che mi sono sentita subito a casa quando, nell’ottobre del 2015, sono approdata per la prima volta a Lusaka (Zambia). Qui ho l’occasione di visitare il compound di Bauleni e passare una giornata con gli abitanti del ghetto e con Diego Mwanza Cassinelli, il responsabile dell’associazione In&Out of the ghetto, una piccola organizzazione non governativa e no-profit zambiana, pienamente inserita nel compound di Bauleni, alla periferia di Lusaka”. A Bauleni Carla torna una seconda volta nel Natale 2017.

Carla Cocco: 'Africa sarda è la mia più sensata follia'

“Era un periodo particolare della mia vita – continua Carla -, difficile, avevo bisogno di staccare, di voltare pagina e riprendere in mano la mia vita che era stata stravolta da incontri e persone sbagliate. Ho preso un aereo per Lusaka e ho raggiunto Diego e la sua famiglia. Ho passato il mio primo Natale al ghetto di Bauleni e questo si che mi ha cambiato la vita! Avevo con me la mia chitarra e buttata per terra con i ragazzi gli ho fatto ascoltare No potho reposare, una famosa canzone sarda. Dopo dieci minuti sapevano già cantarla. Loro mi hanno fatto sentire canzoni africane, e dopo 2-3 giorni abbiamo registrato un disco, Africa Sarda & is Amigus. Il disco registrato è stato registrato tra Africa, Brasile e Italia, io ho cantato in africano e i ragazzi del ghetto in sardo”.

La scuola/studio di registrazione è all’interno del centro sociale Steve Biko Social Center (della sorella zambiana In&Out of the ghetto) e risponde al nome di Africa Sarda Studio. L’obiettivo è dunque fornire ai ragazzi la strumentazione e le competenze necessarie per potersi esercitare e perfezionare la loro attività musicale come fanno ormai gran parte dei giovani nel mondo, soltanto che quello che sempre più spesso spinge loro in questa direzione è la visibilità, il successo, la fama. “Africa Sarda Studio” ha un obiettivo molto più profondo: permettere ai ragazzi di esprimere la loro creatività, il loro animo artistico e, altresì, di guadagnare, “fuori dal ghetto” (attraverso i concerti), dei soldi che verrebbero poi in parte reinvestiti “dentro il ghetto”. In tal modo i ragazzi sarebbero i protagonisti attivi dello sviluppo della comunità in cui vivono e verrebbero sottratti al loro inevitabile destino di povertà, analfabetismo, delinquenza e tossicodipendenza…e tutto ciò avverrebbe attraverso la musica.

I can see clearly now - Africa Sarda & Friends AID for Bauleni - Together at home version ASCOLTA

Nel tempo la famiglia di Africa Sarda è cresciuta e oggi Carla non è più sola in questa sua “più che sensata follia!”: a lei si è unito, artisticamente e affettivamente il musicista romano Andrea De Luca, vicepresidente dell’associazione (Andrea e Carla hanno una bimba di 8 mesi, Miúcha, in onore di Miúcha Buarque De Hollanda, meravigliosa cantante brasiliana, sorella del famoso Chico, scomparsa nel 2019, alla quale Carla era legata da una profonda amicizia). Tra le varie attività Africa Sarda si occupa di promuovere la cultura sarda e africana attraverso la musica. Non ha scopo di lucro e si sostiene esclusivamente grazie alle donazioni delle persone che hanno sposato il progetto. “Non ho mai scelto la strada più facile, non ho mai scelto la strada più comoda. Ho sempre rischiato e ho deciso di farlo ancora” conclude Carla.

Link per le donazioni: paypal.me/africasarda 

IBAN intestato ad Africa Sarda: IT08U0760103200001043554185

( martino.iannone@ansa.it  )

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