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Coronavirus, scattano i controlli. Gabrielli: 'Farli con rigore e umanità'. A Roma 7 arresti

Coronavirus, scattano i controlli. Gabrielli: 'Farli con rigore e umanità'. A Roma 7 arresti

Denunce a Milano, Bologna, Rimini, Treviso

ROMA, 12 marzo 2020, 15:42

Redazione ANSA

ANSACheck

Controlli a Cagliari (foto Fabrizio Fois) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Controlli a Cagliari (foto Fabrizio Fois) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Controlli a Cagliari (foto Fabrizio Fois) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Controlli serrati dopo le nuove indicazioni del nuovo Dpcm per contrastare l'emergenza Coronavirus. Nel frattempo dal capo della polizia Franco Gabrielli arriva un appello al personale delle forze di polizia, delle forze armate e delle polizie municipali che è chiamato a verificare che gli italiani rispettino le disposizioni del governo a farlo "con rigore ma anche con profonda umanità" perché "più che colpire dobbiamo far comprendere" ai cittadini la necessità di "rarefare i contatti". 

QUI ROMA - E' di sette persone arrestate e 43 denunciate il bilancio dei controlli dei Carabinieri effettuati a Roma e provincia per la verifica del rispetto delle misure urgenti decise dai vari decreti per il contenimento della diffusione del coronavirus. I sette, tutti di origine straniera tra i 36 e i 69 anni, sono stati arrestati in zona Eur, vicino alla Metro B, dove i carabinieri li hanno sorpresi mentre giocavano a carte seduti sulle panche e intorno ad un tavolino. Il gruppetto, dopo aver tentato invano di allontanarsi per sfuggire ai militari, è stato fermato per il controllo. Ognuno di loro ha sottoscritto la dichiarazione personale di autocertificazione, attestando falsamente di trovarsi fuori casa per comprovate esigenze lavorative. Ma dopo le verifiche sono stati arrestati per falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale L'arresto è stato convalidato e i sette sono stati poi posti in libertà con "convalida a piede libero", su disposizione dell'autorità giudiziaria. A Roma, tra i 43 denunciati ci sono anche alcune giovani coppie che viaggiavano in auto senza fornire validi motivi di necessità, così come previsto dal Dpcm. Altre persone sono state denunciate tra i quartieri di Centocelle, Cinecittà, Tor Pignattara e in provincia.

QUI MILANO - Nel corso dei controlli effettuati dai carabinieri negli 83 comuni della provincia di Milano sono state denunciate 37 persone per inosservanza delle direttive governative relative al divieto di circolare senza una valido motivo. Ieri, durante gli accertamenti per l'emergenza Covid-19, i militari hanno controllato 1.089 persone e 225 di queste avevano con sé l'autocertificazione. Sono state inoltre fornite per la compilazione 805 moduli. I 37 sorpresi in giro senza una motivazione valida sono stati denunciati per l'articolo 650 del Codice Penale, che prevede una pena fino a 3 mesi di reclusione o un'ammenda di 206 euro.

QUI RIMINI - Ancora denunce in Emilia-Romagna per il mancato rispetto del decreto in contrasto al contagio del Coronavirus. A Rimini sono stati denunciati in sei, tra i 26 e i 42 anni, sorpresi sul lungomare Tintori mentre erano intenti a giocare a beach volley. Nel Reggiano sono 11 le persone denunciate, in due giorni di controlli. Ieri i carabinieri hanno sorpreso sulle strade 5 persone senza motivi validi. Tra questi un 50enne che è stato trovato con superalcolici rubati in un supermercato e un 40enne di Gualtieri trovato al volante dopo aver fatto uso di droga. "Devo andare a vedere i lavori edili di fare domani", ha provato a giustificarsi. Nei guai anche due giovani di Correggio, un 28enne e un 33enne, entrambi pregiudicati che hanno riferito di essere usciti a comprare le sigarette. Infine un 31enne di Gattatico, in val d'Enza, una volta fermato non ha saputo fornire alcuna motivazione. A Ferrara i controlli hanno riguardato un 50enne titolare di una pizzeria di Comacchio, che non ha chiuso entro le 18. La scorsa notte è stato denunciato anche un pachistano in auto, fuori dal proprio comune di residenza, senza un giustificato motivo, così come altre tre persone fermate a Argenta.

QUI BOLOGNA - Una decina fra ragazzi e uomini sorpresi a giocare a basket nei giardini Graziella Fava di via Milazzo, a Bologna; cinque pensionati impegnati in una partita a carte in un bar di Castenaso. Sono fra le persone, in totale una quarantina, denunciate per inosservanza dei provvedimento dell'autorità ieri dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, impegnati per verificare il rispetto, da parte dei cittadini, delle misure di contenimento e gestione dell'emergenza Coronavirus. L'Arma spiega che sono migliaia le persone identificate, quasi 300 gli esercizi pubblici controllati e centinaia i veicoli ispezionati. I dieci che giocavano a basket erano italiani e stranieri, età compresa fra i 19 e i 44 anni. Nel bar di Castenaso le persone denunciate sono state otto: tutti italiani e incensurati, età compresa tra i 36 e i 77 anni. Tra loro: i due responsabili del locale, una barista e i 5 pensionati che stavano giocando a scopone scientifico seduti ai tavolini. Tra i denunciati ci sono inoltre una prostituta, una donna trovata alla guida di un camper e altre persone che non avevano un giustificato motivo per spostarsi.

QUI TREVISO - Anche a Treviso scatta la prima denuncia penale e prevista chiusura di un bar che stava servendo caffè nonostante le disposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. I vigili, in borghese, sono entrati nell'esercizio pubblico, che vende anche tabacchi, situato fra il centro e la stazione dei treni, ed hanno sorpreso il gestore a somministrare bevande. "Mentre la vendita di tabacchi è ancora permessa dal decreto - spiega il comandante Andrea Gallo - la restante attività doveva essere sospesa. "Da questa mattina abbiamo rafforzato i controlli per l'osservanza del decreto che invita tutti a rimanere a casa - rileva Gallo -. Stiamo verificando anche il rispetto delle distanze presso le farmacie, banche, poste e all'interno dei supermercati".

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