Il Tribunale di Trani ha condannato
l'ex senatore di Forza Italia Antonio Azzollini ad un anno e 3
mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di concorso in
bancarotta semplice per mancata tempestiva richiesta di
fallimento, con l'aggravante del danno patrimoniale di rilevante
gravità, al termine del processo sul crac da 500 milioni di euro
dell'ente ecclesiastico Casa della Divina Provvidenza di
Bisceglie, ora in regime di amministrazione straordinaria.
Azzollini, all'epoca dei fatti presidente della Commissione
Bilancio del Senato, è stato assolto dai reati di induzione
indebita a dare o promettere utilità e di bancarotta fraudolenta
patrimoniale "perché il fatto non sussiste". Come pena
accessoria Azzollini è stato dichiarato "inabilitato
all'esercizio di una impresa commerciale" per sei mesi e
"incapace per la stessa durata ad esercitare uffici direttivi
presso qualsiasi impresa". Oltre Azzollini, altri dieci imputati
sono stati condannati a pene comprese tra i 7 anni e gli 8 mesi
di reclusione.
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