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La parola della settimana è calendario

La parola della settimana è calendario

02 agosto 2019, 17:28

Redazione ANSA

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L 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per qualcuno è una ossessione, un vero feticcio, per altri un semplice elemento di conforto per aiutare nell'organizzazione. Stiamo parlando del calendario, l'oggetto che segna lo scandire del tempo e della vita di ognuno di noi. Ancor più, forse, con l'arrivo degli smartphone e le agende digitali ormai utilizzate da tutti.

Calendario prende il nome da calende, primo giorno del mese nel calendario romano, in origine "libro di credito, di scadenze", perché gli interessi maturavano all'inizio della mensilità. Il calendario romano era diverso da quello che utilizziamo attualmente. Messo a punto nel 46 a.C. da Giulio Cesare stabilì la lunghezza dell'anno civile in 365 giorni, ripartiti nei 12 mesi che usiamo ancora oggi. Per evitare lo slittamento rispetto alle stagioni, Cesare introdusse un anno di 366 giorni ogni quattro. In questo anno si ripeteva il sesto giorno prima delle calende di marzo, ossia il primo giorno del mese di marzo.

Il giorno in più era perciò detto bis-sextum (cioè "due volte il sesto") e, da allora, l'anno di 366 giorni si chiama bisestile. In pratica, il calendario giuliano approssimava la lunghezza dell'anno solare a 365 giorni e un quarto. Purtroppo, 365 giorni e un quarto sono più lunghi dei 365,2422 giorni di un effettivo anno solare. La differenza, di soli 11 minuti, si accumulava un po' alla volta, finché ogni 125 anni l'inizio del calendario giuliano cadeva un giorno dopo rispetto alle stagioni.

Così nel Rinascimento l'inizio della primavera cadeva  l'11 marzo, anziché il 21 marzo. Dopo vari tentativi di altri papi, Gregorio XIII incaricò alcuni matematici di risolvere il problema. La riforma, applicata nel 1582, diede vita al calendario gregoriano. Gli altri Paesi europei, soprattutto quelli non cattolici, videro nel nuovo calendario la pretesa del papa di immischiarsi nelle loro faccende religiose. In molti Paesi il nuovo calendario fu dunque accolto con grande ritardo: in Inghilterra nel 1752, in Russia nel 1918 e in Turchia nel 1927, tanto per fare alcuni esempi.

Sul calendario si segna una giornata speciale. Qualcosa da ricordare e, di questi tempi, l'avvio delle ferie. E' ciò che hanno fatto anche i deputati e i senatori pronti per la lunga pausa estiva dei lavori parlamentari che alla Camera sono iniziate con il primo di agosto. L'Aula torna a riunirsi lunedì 9 settembre, e l'ordine del giorno sarà la riforma costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari. Le Commissioni, invece, riprendono prima, il 2 settembre. Meno ferie per i senatori che dovranno presenziare anche la prossima settimana per l'appovazione del decreto sicurezza bis e il voto sulle mozioni sulla Tav.

Intanto la Luna ha festeggiato i 50 anni dell'Apollo 11 con un'eclissi parziale: è stato il culmine di un calendario 2019 ricco di appuntamenti, che ha esordito in febbraio con la SuperLuna più grande del 2019, seguita da una seconda SuperLuna che ha salutato l'equinozio di primavera e che nella stessa stagione ha visto la Luna Piena affacciarsi nel cielo ben tre volte. L'estate non è da meno, con un agosto che vede due volte la Luna nuova.

E a proposito di calendari, da tenere sott’occhio c'è sicuramente quello del campionato di calcio che scandirà i weekend, e non solo, di tanti italiani. E la Serie A parte proprio con i botti. Gli scontri diretti in chiave scudetto arrivano in fretta e daranno indicazioni immediate su quale sarà la squadra da battere: la Juventus riceve il Napoli di Carlo Ancelotti all'Allianz Stadium già alla seconda giornata, con il mercato ancora aperto; alla settima i campioni d'Italia andranno a San Siro per sfidare l'ambiziosa Inter di Suning, tra le principali candidate a detronizzare la Signora dopo 8 titoli consecutivi. La prima giornata propone subito trasferte insidiose per alcune big: il Napoli va a Firenze, la Lazio a Marassi contro la Sampdoria, il Milan esordisce a Udine, il Bologna andrà a Verona con la speranza di avere Mihajlovic in panchina. Arrivano presto anche le stracittadine di Roma e Milano: il carico emotivo di Lazio-Roma si spende alla seconda, Milan-Inter si palesa alla quarta nel primo scontro diretto in assoluto tra Conte e Giampaolo. 

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