Gregorio Fogliani, il re dei buoni
pasto, e le altre cinque persone arrestate per il fallimento
della Qui!Group si sono avvalse della facoltà di non rispondere
durante l'interrogatorio davanti al giudice delle indagini
preliminari Claudio Siclari. Fogliani è in carcere come i suoi
collaboratori Luigi Ferretti e Rodolfo Chiriaco. La moglie
Luciana Calabria e le figlie Serena e Chiara si trovano ai
domiciliari. Le accuse mosse dalla procura di Genova sono, a
vario titolo, di bancarotta fraudolenta e impropria, falso in
bilancio, truffa ai danni dello Stato. Il crac ha causato 20
mila creditori, 500 i dipendenti che hanno perso il lavoro, di
cui 300 a Genova, 180 i milioni stimati occultati secondo la
Gdf, 80 i milioni tra beni mobili e immobili sequestrati.
"Fogliani - ha spiegato il difensore Giuseppe Iannacone - si
è reso disponibile a essere interrogato a breve, appena avremo
studiato le carte. Se errore nella gestione c'è stato, è stato
fatto in buona fede e non per danneggiare i creditori sociali".
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