Il gruppo Cocoricò, cui fa capo
l'omonima discoteca riccionese simbolo della riviera romagnola,
è stato dichiarato fallito lo scorso 4 giugno dal Tribunale di
Rimini che ne ha respinto la domanda di concordato preventivo.
Lo riporta il Corriere di Romagna. Il prossimo 25 ottobre si
terrà la prima udienza fallimentare dove si costituiranno i vari
creditori capeggiati dall'Agenzia delle Entrate. Al centro
dell'azione di Equitalia il mancato versamento di imposte.
I guai della discoteca, su cui si accesero i riflettori anche
per la morte di un 16enne per overdose nell'estate del 2015,
sono iniziate con tasse non pagate, sia all'Erario sia al Comune
di Riccione. Poi si sono aggiunte indagini penali condotte dalla
Guardia di Finanza, fin dal 2012 per evasione d'Iva, e per
finire i più recenti problemi legati ai mancati pagamenti di
artisti, tra cui il dj Graby Ponte che ha chiesto il sequestro
dei marchi Titilla e Memorabilia.
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