Prima è stato "illuso" sulla
possibilità di essere aiutato a trovare un lavoro, poi si è
sentito ridotto a "mero strumento di piacere sessuale", quindi è
stato minacciato con insistenza e in modo ingiustificato con un
coltello, con l'intimazione di andarsene. Sono le azioni che,
secondo la Corte di assise di appello di Bologna, ha subito
Desmond Newthing, nigeriano a processo per l'omicidio
dell'imprenditore Lanfranco Chiarini. Un comportamento che lo
avrebbe portato a reagire, uccidendo. Per questo all'imputato è
stata concessa l'attenuante della provocazione: aver reagito in
uno stato d'ira determinato da un fatto ingiusto. Insieme
all'assoluzione dall'accusa di rapina di una valigia con mille
euro, questo ha portato a una riduzione della pena, da 16 anni a
12 anni e 6 mesi.
L'omicidio risale al 4 gennaio 2017 e avvenne nella casa
dell'imprenditore 76enne a Castel San Pietro Terme. L'anziano fu
ritrovato morto e Newthing, richiedente asilo in quanto
omosessuale, fu fermato una settimana dopo.
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