Chi ha deciso di non prendere
parte alla cerimonia di commemorazione all'aula bunker
dell'Ucciardone e al Giardino della Memoria per contestare la
presenza del ministro dell'Interno Matteo Salvini, ha
organizzato un'altra manifestazione alla Casina "No mafia" di
Capaci da dove i mafiosi hanno innescato l'ordigno che esplose
il 23 maggio del 1992. "Non è una contromanifestazione - spiega
Antonio Vassallo - Venire qui in questo luogo anche oggi è la
testimonianza di quanto abbiamo continuato a fare in tutti
questi anni. Non dimenticare. E lo facciamo tutti i giorni. Qui
ogni settimana è un continuo via vai di turisti, scolaresche che
vengono a dire No alla Mafia". Tra i volti storici
dell'antimafia che hanno aderito alla manifestazione e
boicottato la cerimonia ufficiale, Giovanni Impastato, fratello
di Peppino, militante di Dp ucciso dalla mafia e Don Luigi
Ciotti. Anche Anpi e Arci Palermo hanno hanno aderito a questo
sit in.
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