Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cassazione: privato può mettere telecamere sulla strada

Cassazione: privato può mettere telecamere sulla strada

Per proteggere casa e famiglia, bastano solo cartelli di avviso

ROMA, 13 maggio 2019, 19:01

Redazione ANSA

ANSACheck

Manovra: Pinotti, bilancio difesa stabilizzato dopo tagli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Manovra: Pinotti, bilancio difesa stabilizzato dopo tagli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Manovra: Pinotti, bilancio difesa stabilizzato dopo tagli - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Via libera alle telecamere installate sulle mura perimetrali esterne di palazzi e singole abitazioni, e puntate a riprendere quello che accade nella pubblica via: i cittadini che le posizionano per tutelare la sicurezza dei loro beni, propria e dei familiari, non commettono alcun reato nei confronti delle altre persone che vivono o lavorano nella stessa strada. Per essere in regola con la legge, basta che appositi cartelli avvisino della presenza del sistema di videoripresa. Lo sottolinea la Cassazione.

I supremi giudici hanno infatti assolto con la formula "perchè il fatto non sussiste", due proprietari di diversi appartamenti di uno stabile a Chieti, condannati a sei mesi di reclusione per "violenza privata", che avevano installato telecamere "a snodo telecomandabile per ripresa visiva e sonora orientate su zone e aree aperte al pubblico transito". L'occhio sempre vigile del 'grande fratello' aveva suscitato le proteste del vicinato che si sentiva indebitamente controllato. Ma secondo l'alta Corte, il fastidio è minimo e ben si bilancia con l'esigenza di sicurezza.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza