Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lei non blocca sms molesti, lui assolto

Lei non blocca sms molesti, lui assolto

Cassazione, non c'è reato, uomo non sapeva di importunarla

ROMA, 02 maggio 2019, 19:02

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Lei non blocca sul proprio telefono gli sms molesti dell'ex partner e la Cassazione assolve l'uomo per mancanza di reato perché questi non sapeva di essere petulante: questa in sintesi la ragione per cui gli ermellini hanno assolto un trentenne di Catanzaro. Nel suo ricorso l'ex fidanzato ha spiegato che nel suo comportamento non vi era nulla di "biasimevole", semmai un modo per trovare una riconciliazione, che però lo avrebbe portato ad agire in modo "ingenuo e maldestro". La storia era finita per decisione unilaterale di lei e i 15 messaggi che lui le ha inviato "esprimevano essenzialmente amarezza provocata dall'interruzione del rapporto, gelosia e volontà di incontrare di nuovo l'ex fidanzata per riallacciare la relazione". Ma dalle motivazioni della sentenza non vi è modo di ravvisare "il tipico atteggiamento psicologico inerente alla petulanza del comportamento" nei confronti dell'altro "fino al punto di determinarlo ad invocare aiuto".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza