"Il Cara di Mineo chiude,
senza garanzie occupazionali per i lavoratori. Le imprese
appaltatrici dei servizi preannunciano già l'avvio delle
procedure di licenziamento collettivo, mentre esponenti della
maggioranza nazionale di governo formulano ipotesi di
riconversione del sito che fanno a pugni con la realtà". Lo
affermano i lavoratori del Centro accoglienza richiedenti asilo
più grande d'Europa che, a conclusione di un'assemblea
Uil-Uiltemp-Uiltucs, hanno proclamato per domani una giornata di
sciopero. Nel corso della riunione, è stata denunciata "la falsa
operazione di risparmio e ordine pubblico" che il Governo
nazionale sta realizzando con l'azzeramento del Centro: "Saranno
favorite solo decine, centinaia, di strutture private dalle
dimensioni ridotte e a limitatissima capacità di integrazione
con rischi evidenti per la sicurezza e la certezza di un aumento
della spesa a carico della collettività".
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