"In troppi si affannano a
ridimensionare i valori dell'antifascismo e della democrazia
nati dalla Resistenza, nessuno spazio a revisionismi e
vergognosi oltraggi alla memoria di ha perso la vita per darci
la libertà". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano
Bonaccini intervenendo al sacrario di Sabbiuno (Bologna), per la
commemorazione dell'eccidio del 1944, sottolineando che "la
memoria non viene più rispettata" ma viene anzi "ferita nei suoi
simboli, come è accaduto nei giorni scorsi a Roma con il furto
delle pietre di inciampo testimoni della Shoah".
"Il sacrificio delle vittime della barbarie nazifascista - ha
aggiunto il governatore - ci deve spingere, ogni giorno, a
contrastare con forza chi richiama o compie gesti che si rifanno
al fascismo, all'antisemitismo, all'intolleranza e alla
xenofobia". A Sabbiuno si ricordano le oltre cento persone, tra
partigiani e civili, che tra il 14 e il 23 dicembre di 74 anni
fa furono fucilate dai tedeschi.
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