Il Centro Operativo Dia di Napoli ha
eseguito un provvedimento di confisca di beni emesso, su
proposta del Direttore della Dia, dal Tribunale di Napoli -
Sezione Misure di Prevenzione - nei confronti dei fratelli
Giuseppe e Vincenzo Candurro, ritenuti esponenti di vertice del
sodalizio del clan Misso, storico gruppo camorristico capeggiato
da Giuseppe Misso, radicato ed egemone nel quartiere Sanità che,
a partire dagli anni '80 e fino al 2000, ha determinato le
strategie e gli assetti criminali di Napoli.
Le indagini hanno confermato come Vincenzo Candurro, detto
"Enzo 'o barbiere" (in quanto titolare, in passato, di una
barberia nel centro storico di Napoli), sia secondo le indagini
diventato, nel tempo, il cassiere e uomo di fiducia del citato
boss (c'è anche una condanna a suo carico per associazione di
tipo mafioso), mentre il fratello Giuseppe si sia, invece,
occupato, sempre per conto del clan Misso, del reimpiego in
attività economiche di denaro di provenienza illecita.
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