La messa a piazza San
Pietro ha aperto il Sinodo dei vescovi sui giovani e il Papa ha
esortato a "rovesciare le situazioni di precarietà, di
esclusione e di violenza, alle quali sono esposti i nostri
ragazzi. I giovani, frutto di molte delle decisioni prese nel
passato, ci chiamano a farci carico insieme a loro del presente
con maggior impegno e a lottare contro ciò che in ogni modo
impedisce alla loro vita di svilupparsi con dignità. Essi ci
chiedono" che "non li lasciamo soli nelle mani di tanti mercanti
di morte che opprimono la loro vita e oscurano la loro visione".
Papa Francesco ha poi avuto un momento di commozione durante
l'omelia, quando ha salutato i due vescovi della Cina, presenti
per la prima volta a un Sinodo. Si è interrotto per l'emozione,
poi è stato incoraggiato da un applauso dei fedeli in piazza.
Il pontefice ha infine esortato a "sognare e sperare" e a non
lasciarsi "soffocare e schiacciare dai profeti di calamità e di
sventura né dai nostri limiti, errori e peccati".
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