Il direttore della National
Intelligence negli Usa, Dan Coats, lancia l'allarme sulla
minaccia dei cyberattacchi e afferma che la situazione è a un
"punto critico", paragonando i "segnali d'allarme" a quelli che
precedettero l'11 settembre. "I segnali d'allarme ci sono. Il
sistema lampeggia. Credo allo Hudson Institute a Washington,
riferisce la Cnn. "Oggi l'infrastruttura digitale che serve il
nostro Paese è letteralmente sotto attacco", ha spiegato. "Fu
nei mesi precedenti all'11 settembre che, stando all'allora
direttore della Cia George Tenet, il sistema lampeggiò rosso. E
quasi due decenni dopo, sono qui a dirvi che l'allarme rosso
lampeggia nuovamente". Coates ha quindi fatto riferimento a
Russia, Cina, Iran e Corea del Nord, fra coloro che "continuano
nei loro sforzi per minare la nostra democrazia", descrivendo la
Russia come "l'attore straniero più aggressivo, senza dubbio.
Paesi che ogni giorno, ha detto, "si introducono nelle nostre
infrastrutture digitali e conducono una gamma di
cyber-intrusioni e attacchi contro obiettivi negli Usa".
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