La Commissione Medica
dell'ospedale di Saronno (Varese), chiamata a valutare la
segnalazione di alcuni infermieri relativa al "protocollo"
farmacologico applicato dal vice primario del Pronto soccorso
Leonardo Cazzaniga, rinviato a giudizio per 11 morti sospette in
corsia e tre nella famiglia dell'amante infermiera Laura Taroni
(già condannata in abbreviato per due casi su tre), non denunciò
il medico per "evitare uno scandalo che avrebbe coinvolto
l'intera struttura". E' quanto emerso, come valutazione
dell'accusa, dalla motivazione alla sentenza di condanna di due
medici della struttura che hanno optato per il rito alternativo,
firmata dal Gup di Busto Arsizio (Varese) Sara Cipolla. Undici
in totale i dottori accusati a vario titolo di omessa denuncia,
favoreggiamento e falso ideologico, tra cui l'ex direttore
sanitario Paolo Valentini, l'ex direttore del reparto di
anestesia e rianimazione Fabrizio Frattini e l'ex primario di
Pronto soccorso Nicola Scoppetta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA