C'è chi dice
che la fabbrica di biciclette non è mai esistita, chi parla di
una officina che rigenerava ammortizzatori e chi ricorda "un
negozio che vendeva biciclette di vari marchi e le affittava
chiedendo in pegno giubbotti e maglioni", dice Mario, 87 anni. A
Serradifalco gli anziani sorridono di fronte alle domande sulla
"Montante cicli", fabbrica che secondo Antonello Montante,
arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla
corruzione, fu creata dal nonno Calogero a cavallo tra le due
Guerre.
Una storia ricostruita da Montante nel sito online della
"Montante cicli", finita nel libro "La volata di Calò" dello
scrittore e giornalista Gaetano Savatteri, sceneggiato e portato
in giro nei teatri, in cui si narra anche che Andrea Camilleri
usò una bici Montante da Porto Empedocle a Serradifalco per
cercare il padre durante la guerra.
"Ma quale fabbrica?", dice Salvatore, 92 anni, mentre gli
amici, Luigi e Francesco annuiscono. L'avvocato di Montante non
commenta.
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