/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Alluvione, confermata condanna Vincenzi

Alluvione, confermata condanna Vincenzi

Cinque anni reclusione. A lettura sentenza marito ha un malore

GENOVA, 23 marzo 2018, 13:08

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Condanna confermata in appello per l'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi per l'alluvione del novembre 2011 in cui persero la vita sei donne tra cui due bambine. In primo grado l'ex sindaco era stata condannata a cinque anni. Al momento della pronuncia della sentenza il marito di Marta Vincenzi Bruno Marchese ha avuto un malore.
    Secondo l'accusa, i politici e i tecnici genovesi non chiusero le scuole nonostante fosse stata diramata l'allerta 2 e, la mattina della alluvione, non chiusero con tempestività le strade. Dalle indagini era emerso che "gli uffici comunali di protezione civile avevano ricevuto notizie allarmanti già alle 11 mentre il rio Fereggiano esondò intorno all'una". In quelle due ore c'era la possibilità di evitare la tragedia con alcuni accorgimenti che "non vennero messi in atto", aveva scritto il pm. I vertici della macchina comunale "non solo non fecero quello che andava fatto" ma, secondo l'accusa, "falsificarono il verbale alterando l'orario dell'esondazione".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza