La Procura di Bari ha chiesto una
condanna all'ergastolo con isolamento diurno e un'altra a 19
anni e 2 mesi di reclusione, per i due imputati nel processo
sulla morte del calciatore 27enne Domenico Martimucci, deceduto
dopo quasi 5 mesi di coma per le ferite causate dall'esplosione
di una bomba avvenuta il 5 marzo 2015 in una sala giochi di
Altamura e fatta piazzare a scopo intimidatorio, quando il
locale era ancora aperto e dentro si trovava, tra gli altri,
anche la vittima. Nell'esplosione rimasero ferite altre 8
persone, alcune delle quali in modo grave. Per il pm fu una
strage. Dinanzi alla Corte di Assise di Bari sono imputati il
boss Mario D'Ambrosio (fratello del defunto capo clan Bartolo),
ritenuto il mandante dell'attentato e attualmente in carcere
(per lui chiesta la condanna più severa), e il 24enne
incensurato Luciano Forte che - secondo le indagini dei Cc
coordinate dai pm Antimafia Renato Nitti e Giuseppe Gatti -
accompagnò il sicario sul luogo della strage (attualmente agli
arresti domiciliari).
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