Quando seminò il panico per le
strade di Macerata sparando contro migranti con la sua pistola
Glock per 'vendicare' la morte di Pamela Mastropietro, Luca
Traini era incapace di intendere e di volere. A evidenziarlo,
secondo fonti giudiziarie, è una consulenza affidata dalla
difesa del 28enne di Tolentino a uno psichiatra bolognese. La
Procura di Macerata intanto, sulla base della 'Legge Mancino',
ha chiesto per Traini un giudizio direttissimo per le accuse di
strage, tentato omicidio e danneggiamenti aggravati dai motivi
di odio razziale. Il processo dovrebbe iniziare ai primi di
maggio davanti alla Corte d'Assise ferma restando la possibilità
per la difesa di chiedere il rito abbreviato.
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