Ventinove storie per raccontare con una narrativa multimediale la comunità degli italiani in Belgio, quelli emigrati nel cuore dell'Europa dopo la prima guerra mondiale, quelli della grande ondata degli anni '50 marchiati dalla tragedia di Marcinelle, e gli ultimi, quelli della nuova mobilità, ricercatori, funzionari di istituzioni internazionali, piccoli imprenditori. 'Italiani del Belgio' di Lorenzo Colantoni e Riccardo Venturi si compone di un libro e di un portale multimediale (http://belgium.italiansofeurope.it/) in cui foto, clip, video e mini documentari disegnano il ritratto della maggiore comunità straniera in Belgio.
E' la seconda tappa del progetto 'Italiani d'Europa- l'integrazione europea vista con gli occhi degli italiani all'estero', sostenuto dalla Farnesina e realizzato in collaborazione con il National Geographic, che aveva già visto l'uscita di 'Italians and the Uk'.
Si tratta di "un riconoscimento per tutti questi italiani che sono emigrati, per il lavoro e la fatica che fanno e per l'integrazione conquistata a volte con le unghie e con i denti", come ha spiegato Riccardo Venturi, nella presentazione al ministero degli esteri. Ma è anche una riflessione su chi è rimasto in Italia e che "accoglie e deve accogliere chi viene a cercare ospitalità da noi".
E le nuove ondate migratorie dal Nordafrica e dal Sahel sono approdate in Belgio proprio nei quartieri un tempo abitati dagli italiani, come per esempio Molenbeek. Così come, ha spiegato Lorenzo Colantoni, uno studio ha mostrato che gli insulti rivolti agli italiani negli anni '50 avevano la stessa radice semantica di quelli che oggi vengono rivolti ai nuovi immigrati maghrebini.
Il quadro della comunità italiana - forte di 300.000 persone in un paese di soli 11 milioni di abitanti - è arricchito dalle testimonianze d'epoca tratte dall'Archivio diaristico nazionale. Tra le storie più recenti di una integrazione di successo, come la definiscono gli autori, spiccano quelle di un'artista circense, di un commerciante di diamanti, della direttrice di un centro per l'educazione di Molenbek e di alcuni manager.
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