Vuole risarcire il tassista a cui ha
quasi staccato il lobo di un orecchio con un morso, il
bodybuilder Antonio Bini, a processo con l'accusa di lesioni
aggravate dai futili motivi per l'aggressione a Pier Federico
Bossi, avvenuta dopo una banale lite di viabilità lo scorso 28
novembre vicino alla stazione Centrale di Milano. Il giudice
Carlo Cotta della 11ma sezione penale di Milano, infatti, ha
rinviato l'udienza al prossimo 11 dicembre per consentire ai
legali delle parti di trovare un accordo sull' eventuale
risarcimento del danno. Il 48enne autista del taxi, difeso dagli
avvocati Sostene Invernizzi e Mauro Mocchi, si è costituito
parte civile questa mattina. Nella prossima udienza verranno
anche discusse eventuali richieste di riti alternativi
(patteggiamento, rito abbreviato) o di sospensione del processo
con messa alla prova. Tutte richieste che potrebbero essere
formalizzate nella prossima udienza dai legali del bodybuilder,
difeso dagli avvocati Beatrice Saldarini e Patrizia Pancanti.
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