"Rimane sempre valido
il principio che non tutto ciò che è tecnicamente possibile o
fattibile è perciò stesso eticamente accettabile. La scienza,
come qualsiasi altra attività umana, sa di avere dei limiti da
rispettare per il bene dell'umanità stessa, e necessita di un
senso di responsabilità etica". Lo ha detto Papa Francesco,
ricevendo in udienza il Pontificio Consiglio della Cultura, e
sottolineando che "la vera misura del progresso, come ricordava
il beato Paolo VI, è quello che mira al bene di ogni uomo e di
tutto l'uomo". Poi ha auspicato un maggiore dialogo tra Chiesa e
comunità scientifica. Infine ha messo in guardia dai progressi
della genetica: "Ci rendono capaci di debellare malattie
ritenute inguaribili fino a poco tempo fa; ma aprono anche la
possibilità di determinare gli esseri umani 'programmandone',
per così dire, alcune qualità".
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