"Dobbiamo chiedere al
mercato non solo di essere efficiente nella produzione di
ricchezza e nell'assicurare una crescita sostenibile, ma anche
di porsi al servizio dello sviluppo umano integrale. Non
possiamo sacrificare sull'altare dell'efficienza, il 'vitello
d'oro' dei nostri tempi, valori fondamentali come la democrazia,
la giustizia, la libertà, la famiglia, il creato". Lo ha detto
il Papa per il quale occorre "civilizzare il mercato".
Assistiamo all'"aumento endemico e sistemico delle
diseguaglianze e dello sfruttamento del pianeta, che è maggiore
rispetto all'aumento del reddito e della ricchezza. Eppure, la
diseguaglianza e lo sfruttamento - ha detto ancora Papa
Francesco nell'udienza alla Pontificia Accademia delle Scienze
Sociali - non sono una fatalità e neppure una costante storica.
Non sono una fatalità perché dipendono, oltre che dai diversi
comportamenti individuali, anche dalle regole economiche che una
società decide di darsi".
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