Il boss della 'ndrangheta Rocco
Papalia, definito il 'padrino' di Buccinasco (Milano),
considerato uno dei più importanti capi della mafia calabrese in
Lombardia e scarcerato lo scorso maggio dopo 25 anni di
detenzione, attraverso i suoi legali, nei giorni scorsi, ha
scritto al sindaco della cittadina, ribattezzata la 'Platì del
Nord', per chiedere che cali il silenzio su di lui "in nome di
quella pace sociale da tutti doverosamente inseguita". E dal
primo cittadino, Rino Pruiti, è arrivato un secco "no" alla sua
richiesta e anzi, ha detto l'amministratore, il boss dovrebbe
"chiedere scusa alla nostra città per il male che ci ha fatto".
Nella lettera Papalia, il cui ritorno sulla scena pubblica
per partecipare a un battesimo aveva suscitato polemiche nei
mesi scorsi, chiede di essere considerato come un normale
cittadino di Buccinasco, che ha scontato la sua pena e dice di
avere diritto "al rispetto di quella sfera di intangibilità che
ci rende un Paese, auspicabilmente, civile".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA