/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Caporalato:Puglia,arrestato imprenditore

Caporalato:Puglia,arrestato imprenditore

Seguito inchiesta Brindisi su fenomeno sfruttamento braccianti

BRINDISI, 05 luglio 2017, 13:06

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un imprenditore di Turi (Bari) è stato arrestato per caporalato dai carabinieri di Brindisi: si tratta di Vincenzo Pernice, 51 anni, originario di Torre del Greco (Napoli), amministratore unico della omonima società ortofrutticola. L'arresto è stato compiuto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Brindisi: l'accusa è di concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, pluriaggravati. Il provvedimento scaturisce dagli ulteriori approfondimenti investigativi seguiti all'operazione dello scorso 19 giugno, quando nel Brindisino, a Villa Castelli, furono arrestati quattro presunti caporali.
    Secondo gli inquirenti vi era consapevolezza da parte del datore di lavoro, del cosiddetto "ricatto occupazionale" a cui erano sottoposti i braccianti agricoli, per lo più donne, utilizzati quali lavoratori alle proprie dipendenze

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza