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Inchiesta Lunigiana, brigadiere risponde

Inchiesta Lunigiana, brigadiere risponde

Interrogato su pestaggi, minacce, violenza sessuale

FIRENZE, 17 giugno 2017, 20:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il brigadiere della caserma di Aulla Alessandro Fiorentino, arrestato in carcere nell'inchiesta della procura di Massa Carrara su presunti abusi e violenze per cui sono indagati una trentina di militari, ha risposto oggi a tutte le domande del gip Ermanno De Mattia nell'interrogatorio di garanzia tenuto nel penitenziario di La Spezia, dove lui stesso è ristretto. L'interrogatorio è durato dalle 9.30 alle 14.30 ed erano presenti anche il procuratore Aldo Giubilaro e il sostituto Alessia Iacopini, titolare dell'inchiesta, oltre al difensore, avvocato Gianpaolo Carabelli. Il giudice De Mattia si è soffermato sulle accuse più gravi, episodi che coinvolgono il brigadiere Fiorentino e gli altri sette carabinieri. Tra questi fatti, alcuni pestaggi - così li definisce la procura nella sua richiesta di custodia -, episodi di lesioni a stranieri durante attività antidroga o controllo di documenti. Il militare ha respinto le accuse e avrebbe spiegato che si tratta di fatti avvenuti tutti in un contesto operativo.
   

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