E' stato assolto dall'accusa di
omicidio Domenico Marando, esponente di una famiglia considerata
dagli inquirenti legata alla 'ndrangheta, dalla Corte d'appello
di Torino. La procura aveva chiesto vent'anni di carcere. Il
caso è quello di Roberto Romeo, un giovane che venne ucciso con
due colpi di pistola a Rivalta il 30 gennaio 1998 in una faida
tra gang. Marando era accusato di essere il mandante.
La Cassazione aveva già annullato la sua condanna precedente
ordinando un nuovo passaggio in appello. In aula è stato
interrogato il pentito Domenico Agresta, che fra l'altro, nei
mesi scorsi, ha reso dichiarazioni anche sull'omicidio del
procuratore torinese Bruno Caccia, ora al vaglio della procura
di Milano. "La Corte - commenta il difensore di Marando,
avvocato Mauro Ronco - ha operato con grande scrupolo e prudenza
una serie di indizi che labili e incerti".
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