"Sono molto amareggiata per
l'archiviazione disposta dal Gip a carico dei cinque ragazzi cui
mia figlia aveva inviato i video da lei girati. Se mia figlia è
morta la colpa è dei magistrati che non hanno fatto il loro
dovere, in particolare del pm Alessandro Milita che per primo ha
indagato". Sono parole dure quelle di Teresa Giglio, madre di
Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano di Napoli suicidatasi nel
settembre scorso dopo la diffusione on-line di video hot che la
ritraevano dopo l'archiviazione del procedimento a carico di
cinque ragazzi indagati per diffamazione.
Tra amarezza e rabbia, la madre di Tiziana lancia dure accuse
ai magistrati, colpevoli, a suo dire, "di aver sottovalutato la
situazione in cui si trovava Tiziana". Secondo la donna "è una
vergogna che ad oltre un anno e mezzo dalla presentazione della
querela e a quasi sette mesi dal suicidio di Tiziana, non si
sappia ancora chi abbia diffuso quelle immagini".
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